Estratti (in parte modificati) dalle mie email di allora.
Inkamana (Sud Africa), 18 maggio 2005
Ciao a tutti! Eccovi alcune informazione riguardo a dove mi trovo e a quello che sto facendo qui in Sud Africa: la comunita’ per cui faccio attivita’ di volontariato si chiama Inkamana ed e’ stata fondata nel 1922. I religiosi che sono qui appartengono all’ordine dei benedettini, e i primi pionieri che si sono avventurati in questa zona ed hanno fondato il monastero e la scuola erano tedeschi: appartenevano all’ordine di Sant’Ottilien (non penso si chiamino ancora cosi’..)
e sono dovuti emigrare qui dalle colonie tedesche dell’Africa centro-orientale (attuale Tanzania), perche’ dopo la sconfitta dei tedeschi nella prima Guerra mondiale, sono stati cacciati da quelle zone dagli inglesi.
Oggi ci sono all’incirca 20 preti, 10 frati e 5 suore che vivono e lavorano in questa specia di enorme fattoria!Le suore e i frati sono praticamente tutti di colore e provengono dal Sudafrica, Namibia e Malawi, mentre tra i preti ce n’e’ una decina di origine europea, principalmente dalla Germania, ma anche
dall’Inghilterra e dal SudAfrica. In piu’, in questa enorme comunita’ ci sono tanti tanti lavoratori di colore, che fanno di tutto: lavorano i campi, aiutano in cucina, lavorano nella fattoria, nella falegnameria, nella lavanderia, ecc. Inoltre ci sono 2 insegnanti fissi che vivono qui, il portiere della reception, il bibliotecario, un ingeniere svizzero che lavora per tutte le altre comunita’ della zona, ma vive qui e un anziano ingeniere italiano, che ha lavorato per alcune missioni della zona, adesso e’ in pensione e vive qui.. In piu’ c’e’ un continuo via vai digente, pellegrini, religiosi, che stanno qua qualche giorno e poi se ne vanno!! Infatti il posto in cui sto io si chiama la Guest house, ed e’ un edificio con tante stanze (tipo hotel) e un salotto, un cucinino, una bella terrazza, ecc. Pensate che in ogni stanza della guest house c’e’ addirittura la doccia privata!!A dire il vero, non si tratta proprio di un posto povero!
Anzi, e’ un mini paradiso terrestre!
C’e’ la scuola, la chiesa (bellissima) e i due ostelli, uno dei ragazzi(dove sto io al pomeriggio) e uno per le ragazze. Secondo me in tutto l’area sara’ di circa 2 km quadrati!! Ma aspettate, adesso viene il bello!! Il tutto e’ in mezzo ad una stupenda vallata, tutto intorno ci sono delle montagne, e un lago enorme, bellissimo, intorno al quale vado di solito al mattino a correre, e dove ogni sera c’e’ uno spettacolo stupendo del tramonto, con dei colori indescrivibili..Mi chiedo il perche’ qui i tramonti siano cosi’ belli, rispetto ai nostri!! Per non parlare delle stelle la sera!! Probabilmente si vedono piu’ stelle per il fatto che e’ un posto isolato, la cittadina di Vryheid e’ a circa 5 km da qui, e la’ vivono all’incirca 40.000 persone di tutte le razze. Ci sono bianchi, inglesi e afrikaners (sono i discendenti dei primi colonizzatori olandesi), colourds (la cosiddetta razza mista, figli di un bianco e di un nero), neri che abitano in case vere e proprie, e i tanti neri che abitano negli squat camps, che sono delle specie di catapecchie, senza nessun tipo di comfort, neanche l’elettricita’ e l’acqua corrente..
Il fatto e’ che qui c’e’ una pace..(solo al mattino quando i ragazzi sono a scuola e alla sera quando studiano!!Quando i ragazzi hanno il loro “free time” vi assicuro che il posto e’ molto rumoroso!!! ). E’ davvero bello, durante la giornata direi che c’e’ quasi un’ atmosfera di forte spiritualita’..
I ragazzi sono tutti di colore, simpatici e molto interessati allo “straniero”, che viene da tanto lontano, ed e’ bianco!!(e sarei io!).
Soprattutto i piu’ piccoli mi hanno tempestato di domande i primi giorni che ero qui. Eccone alcune:
1) Quanto costano la scarpe che hai su?
2) Hai un cellulare? La macchina? Che tipo? (Anche qui guardano molta tv
>americana, e i cartoni giapponesi.. vanno matti per Dragon Ball!!)
3) Hai conosciuto Mussolini?
4) Sai chi e’ Shaka e cosa ha fatto? (E’ il piu’ grande guerriero Zulu di tutti i tempi!)
5) Quante lingue parlate in Italia? (Quasi tutti in questa zona parlano almeno 3 lingue, Inglese, Zulu e Afrikaans..I ragazzi tra di loro parlano sempre zulu, ma a scuola sono obbligati a parlare inglese..)
6) Qual’e’ il vostro inno nazionale? Ce lo canti?? (questa richiesta,insieme a “facci vedere come ballate in Italia!” era tra le piu’ imbarazzanti!!)
7) Anche voi avete avuto l’apartheid??? (Dovete sapere che vengono insegnate loro molte cose riguardo alla loro storia recente, anche se sono molto giovani e ovviamente non hanno mai fatto esperienza del periodo della segregazione razziale).
La cosa veramente interessante qui e’ vedere come l’apartheid sia finita da 11 anni, ma come in realta’ sia anche fortemente radicata nella cultura del posto..Ovviamente niente di paragonabile a quello che esisteva prima del 1994, quando assolutamente tutto era diviso: negozi e ristoranti per bianchi e altri per neri. Perfino quando si faceva la fila alla posta c’erano 2 corridoi, uno per i neri e uno per i bianchi…E poi la spiagge, le scuole..tutto!!Pero’ per quello che ho visto fino ad adesso, c’e’ ancora un razzismo e una divisione spaventosa..La maggior parte dei bianchi con cui ho parlato e’ convinta che le cose andavano meglio prima..Tipo c’era meno criminalita’, e alle 6 in ogni citta’ e paese suonava la sirena e tutti i neri erano obbligati a rientrare nelle zone a loro riservate e se venivano trovati in citta’ potevano essere arrestati..E’ incredibile!!Comunque effettivamente c’e’ un tasso di criminalita’ pazzesco..Pensate che nella cittadina qui vicino c’e’ una media di 2, 3 omicidi al mese!!!E se vai nelle grandi citta’ come Johannesburg e’ molto molto peggio!!Infatti, per un turista come me non e’ molto consigliabile andare in giro da solo, ma e’ necessario andare con qualcuno che conosce i posti in cui si puo’ andare e quelli a cui e’ meglio non avvicinarsi, Anche martedi’ scorso, quando siamo andati a Durban (e’ la citta’ grande, piu’ vicina da qui, a circa 300 km di distanza), il frate mi ha detto di non girare con la macchina fortografica in mano e di non esitare mentre cammino,..
Devi fare finta di sapere bene dove devi andare e cercare di sembrare il piu’ sudafricano possible!!!Vi dico, la zona dove ero io vicino ala spiaggia mi e’ sembrata piuttosto sicura, ma mi hanno detto che se ti sposti due strade piu’ in la’, puo’ essere molto pericoloso..
I ragazzi della scuola e del colleggio vanno dai 12 ai 19 anni. Io aiuto uno dei giovani frati che sono incaricati di stare qui nell’ostello. Sarebbero gia’ in due, ma uno deve stare di piu’ nel convento perche’ dovra’ imparare..Quindi io sto prendendo il suo posto.. Quello che faccio e’ sostanzialmente controllarli al pomeriggio, quando escono da scuola alle 2.30, fino alle 6, quando vanno a studiare. E tutto il giorno nel week end perche’ non vanno a scuola. Sto con loro, parlo e gioco a pallavolo, nel campo che c’e’ qui dietro al nostro “ufficio”. Hanno provato a farmi giocare a calcio, ma proprio non mi va, perche’ sapete bene che non mi piace e non sono capace! Giochiamo a ping pong e ad altri giochi da tavolo che abbiamo qui. Mi ha sorpreso il fatto che qui molti ragazzi della scuola giocano a scacchi e fanno anche delle gare nella zona..A quanto pare e’ un gioco piuttosto diffuso qui, quindi verchero’ di imparare anch’io!!
Sostanzialmente i ragazzi hanno molte regole da seguire, tipo hanno degli orari da rispettare per quando giocano e fanno sport, per quando devono svolgere le loro attivita’ quotidiane (tipo pulire per terra, portare i piatti per la cena, lavare il pullmino, lavare e stirare la propria roba), quindi quello che devo fare io e’ controllare che loro facciano quello che devono fare, e devo anche suonare la campanella, tipo a scuola, ogni volta che devono cambiare
attivita’..Fondamentalmente mi sento molto un bidello, soprattutto nel week end, quando alcuni dei genitori vengono a prendere i figli e io devo accoglierli, consegnare loro i loro figli e fare loro compilare un foglio, con i loro dati ecc. Per adesso a scuola non ho fatto niente, ma andro’ presto nelle classi a parlare un po’ dell’Italia e dell’Europa, visto che da quello che ho visto fino ad ora, hanno tutti delle idee un po’ vaghe riguardo a tutto quello che e’ fuori dal SudAfrica. E per dire Sabato vado a fare supervisione mentre I piu’ grandi studiano, perche’ il prof incaricato deve andare via..
Il mattino sarei libero ma di solito vado a Vreyheid con uno dei frati per fare la spesa per il collegio e per andare a prendere la posta. E poi penso che aiutero’ un po’ nei campi qui vicino, dove coltivano tutte le verdure per la comunita’.
Almeno imparo qualcosa del “magnifico mondo
dell’agricoltura”!!!-(che potra’ rivelarsi utile quando tornero’ in Italia, e come la maggior parte dei laureati non trovero’ un lavoro e faro’ quello che capita!!).
Pensate che per i ragazzi la sveglia suona alle 4.45..Incredibile!! Il fatto e’ che devono pregare e studiare un’ora prima di andare a scuola!
So che quello che faccio qui per il momento non e’ tanto, ma tutti mi hanno detto che la mia presenza e’ molto importante per loro, perche’ non sono abituati a conoscere gente dall’estero e anzi tendono ad essere molto chiusi di mentalita’ e quindi possono “studiarmi”e imparare tante cose nuove da me!Ieri sono andato a Durban, la citta’ che c’e’ qua vicino, con l’abate e un altro prete che deve andare in ospedale a fare dei controlli. E’ davvero una citta’ tipo America e Australia..l’unica differenza e’ che ci sono tanti tanti neri e c’e’ molto casino (musica, clacson delle machine, gente che urla ecc.). La spiaggia poi e’ stupenda, e la’ c’e’ un clima sub tropicale, quindi c’e’ praticamente caldo tutto l’anno, solo che d’estate piove molto di piu’ e invece l’inverno e’ la stagione secca! Qui invece d’inverno fa piu’ freschino, perche’ siamo piu’ lontani dal mare e siamo a piu’ di 1100 metri di altitudine!!!Ma di giorno ci sono sempre piu’ di 20 gradi, mentre la notte si arrivera’ anche a 0 gradi tra poco, visto che si sta per avvicinare l’inverno vero e proprio!
In questa comunita’ c’e’ stata un’altra ragazza tedesca (la nipote dell’abate) che faceva del volontariato come me. E’ stata qui per un po’, poi e’ stata in un’altra comunita’/scuola qui vicino e adesso svolge attivita’ di volontariato presso una clinica dove curano persone,
soprattutto bambini, malati di AIDS..E’ un problema enorme qui in Sud
Africa, dove la percentuale dei sieropositivi e’ la piu’ alta al mondo…
Penso che il mese prossimo, quando i ragazzi saranno in vacanza per un mese per la pausa invernale, andro’ la’ ad aiutare. Secondo me sara’ molto interessante e gratificante, ma anche molto difficile ( soprattutto psicologicamente!).
Un’altra cosa che posso dirvi riguardo a qui e’ che tutto costa veramente poco, circa la meta’, direi, se non meno, rispetto alla nostra eurolandia!!
Quindi e’ proprio un piacere spendere i soldi, qui..Dopo tutto questo, chiedo a tutti voi: quando venite a trovarmi qui? Sareste i benaccetti!! Tutti qui mi continuano a dire di invitare i miei amici
dall’Italia..A loro farebbe molto piacere!!
Adesso vi saluto.. Aiuto, mi viene male a pensare che devi mettermi qui a tradurre tutta questa lettera in inglese, per mandarla in Australia e a tutti i miei altri amici che non parlano italiano!!
Un saluto e un abbraccio forte a tutti!
Seconda email:
Ciao a tutti!!Sono qui in un internet point di vreyheid, il paese dove sto, e vi scrivo due righe su come sto e cosa faccio!!!!Io qui mi trovo molto bene, a dire il vero e' un paradiso terrestre, in una enorme fattoria, c'e' il monastero, la scuola e l'ostello per i ragazzi e le ragazze..quello che devo fare al momento e' stare con i ragazzi al pomeriggio quando tornano da scuola..controllarli mentre fanno le loro attivita'..e' una scuola cattolica ed e' abbastanza severa..hanno molte regole da rispettare..e poi al pome sto con loro e socializzo..ieri abbiamo giocato a pallavolo..sono 76, mi sa,tutti di colore, ma sono davvero simpatici e molto educati..molto piu' dei nostri, davvero!!
il mattino e' libero, guardo la tele, leggo e vado a correre, ma molte volte vengo qua in paese con uno dei preti a fare spesa e a prendere la posta..ti dico, e' belllo e interessante, x adesso.l-unica cosa che mi pesa e' ke ci sono gli orari da convento...(alle 7 colazione e alla sera tipo alle 9.30 sono a letto).pero' ci sono spesso degli ospiti e quindi tipo due sere fa sono andato a bere qualcosa in un pub qui vicino con un ragazzo ke era qui per riparare l-organo della chiesa!!cmq tra un po' di tempo andro' a fare un bel po' di giri intorno a qui, perche' ci sono le vacanze invernali(tecnicamente e' tardo autunno ma di giorno ci sono circa 25 gradi!!!ads devo andare, sta per arrivare brother Mel a prendermi (non e' una delle spice girls!!, si kiama cosi' ma e' un frate!!)cmq nn c'e' il fuso e' la stessa ora che li'..voi state bene? qualche news?? Appena ho tempo scrivero' a tutti un email piu' informativa!
Terza email:
Ciao a tutti,
Prima cosa scusatemi se non scrivo personalmente a tutti, ma prometto che appena torno a casa contatto ognuno di voi.
Vi scrivo per tenervi aggiornati sulla mia vita in questo paese tanto lontano dall’Italia. Due settimane fa sono tornato da una vacanza in giro per il Sudafrica!!
Proprio cosi’, sono stato molto fortunato perche’ la cosa non era per niente programmata, e mi sono ritrovato a colloquio con l’abate nel suo ufficio, quattro giorni prima di partire, e gli ho chiesto cosa avrei potuto fare durante le tre settimane di vacanze invernali dei ragazzi, dato che in quella clinica dove si prendono cura dei malati di aids non c’erano posti liberi per gli ospiti e quindi quella possibilita’ e’ venuta a cadere. La prima idea era di andare nella capitale del Namibia, Windhoek, da dei suoi amici, ma poi abbiamo deciso che era meglio andare piu’ vicino, in altra provincia del Sudafrica, il Northern Cape, in un paesino chiamato Keimoes, dove c’e’ un prete che apparteneva a questo monastero ma che al momento segue due parrocchie la’, la zona e’ proprio al centro del deserto del Kalahari, ed e’ abbastanza isolata.
Quindi sono partito il martedi’con due monaci di qui e ho trascorso una notte a Johannesburg e sono partito al mattino col pullman, e trascorso circa 12 ore, e la sera sono arrivato a Keimoes. Quando ero a Johannesburg ho girato un pochettino per le strade vicino al mio albergo, con uno dei ragazzi che mi ha accompagnato la’. Dopo che lui se ne e’ andato, la sera dopo cena ho chiesto al proprietario dell’albergo se era possible andare a fare un giro nella via in cui ero, e andare in qualche locale..e lui si e’ messo a ridere e mi ha detto “No way!”-che sarebbe “Non pensarci neanche!”, perche’ ha detto che con ogni probabilita’ sarei stato derubato, visto che quella zona non e’ delle piu’ sicure...(Johannesburg e’ considerate la citta’ piu’ pericolosa al mondo, stando alle statistiche riguardo a furti, rapine, stupri, ecc.). L’unico momento in cui ho avuto veramente paura e’ stato il mattino seguente quando ho dovuto percorrere da solo il tragitto dall’albergo alla stazione degli autobus (300 metri circa) con il mio grande zaino sulle spalle e il marsupio e mentre uscivo dall’albergo altri due signori alla reception mi hanno chiesto se ero solo e mi hanno detto di stare attento e di camminare il piu’ veloce possible, perche’ davo abbastanza nell’occhio, e uno di loro e’ uscito dalla porta per controllarmi mentre mi dirigevo verso la stazione..Mi sono sentito un po’ in un campo minato, ma alla fine e’ andato tutto bene.
Il Northern Cape e’ la piu’ vasta e meno densamente popolata provincia del Sudafrica. Il Kalahari e’ diviso in due parti ben distinte, le regioni aride, semidertiche e desertiche ai margini e il Kalahari verde, ossia la regione fertile e irrigate lungo la rive del fiume Orange. La citta’ piu’ vicina a Keimoes e’ Upington, ed e’ veramente affascinante, perche’ e’ al centro del deserto, ma e’ occidentalissima, con tutte le catene di negozi piu’ alla moda, supermercati, ecc. La’ a keimoes ho trascorso 9 giorni, e uno di questi siamo andati in una riserva naturale dove ci sono delle cascate meravigliose, e dove ho avuto contatti ravvicinati con le scimmie.(che hanno anche cercato di spaventarmi mentre facevo loro le foto, per il grande divertimento di quelli che erano con me). Una e’ quella nella foto che vi ho mandato.
La’ c’e’ una missione di suore italiane, da Rimini ma una adesso e’ in Italia perche’ deve essere operata.
L’altra, suor Franca, ci ha cucinato i gnocchi e il tiramisu’ e ci ha preparato un ottimo espresso, e la cosa e’ stata molto apprezzata, visto che il caffe’ buono e’ uno di quei prodotti che qui non trovi assolutamente!! Qui di solito hanno una specie di nescafe’ di scarsissima qualita’..Beh, mentre eravamo la’ ho seguito tutte le attivita’ di Father Aloysious e di un altro ragazzo dall”Uganda che sta svolgendo il suo pastoral work qui in Sudafrica, sono stato spesso con lui nella township di Keimoes e vi assicuro, quella e’ davvero Africa con la A maiuscola, con molta poverta’.
Quello che davvero mi ha colpito e’ stato vedere come nelle baracche in cui siamo entrati c’erano una media di dieci bambini e due adulti.(ma quanti figli fanno?) …Dimenticavo, nella zona del Cape, tutto il sudafrica dell’ovest la popolazione indigena e’ molto varia e tra di essi ci sono i San, gli Tswana e alcuni gruppi Khoikhoi, ma la maggior parte degli abitanti di queste zone sono i cosiddetti “colourds”; essi sono talvolta definiti colourds del Capo o Malesi del Capo e comprendono, come vi ho gia’ detto nelle altre email, i musulmani e tutti coloro che discendono da un incrocio tra due genitori di razze diverse. Molti sono stati portati nella colonia del Capo come schiavi, ma altri erano prigionieri politici esiliati dalle Indie orientali olandesi.
Nonostante nel passato e durante l’apartheid i colourds siano stati trattati piuttosto male dagli olandesi e dai bianchi in generale, la cosa stupefacente e’ che oggi praticamente l’intera popolazione colourd della provincial del Western e del Northern Cape non parla inglese ma e’ legata da un’unica lingua, l’Afrikaans, che inizio’ a svilupparsi piu’ di tre secoli fa dall’integrazione tra gli schiavi e gli olandesi..E quindi loro parlano la lingua di coloro che sono stati per tanti anni i loro oppressori.Quella gente e’ davvero di una ospitalita’inaudita… indescrivibile..
molti sono poveri, ma sono gentilissimi e amano fare “fiesta”-il problema e’ che bevono un po’ troppo..e poi parlano tutti Afrikaans…Una delle cose piu’ belle a cui ho assisitito la’ e ‘ stata una messa da requiem che Father Aloysious ha celebrato una sera nel mezzo di una fattoria “in the middle of nowhere”. direbbero qui…C’erano piu’ o meno 20 persone e tanti ceri e candele per vedere qualcosa…beh, e’ impossibile descrivere a parole quante stelle si vedevano nel cielo quella sera…ed erano luminosissime (e mi chiedo perche’ in Europa non siamo cosi’ fortunati..)tutto il cielo era completamente coperto di stelle. Casualmente ad Augrabies ho conosciuto un prete che ha amici a Citta’ del Capo, e mi ha detto che sicuramente a loro avrebbe fatto piacere ospitarmi per qualche giorno la’ e portarmi in giro per vedere un po’ di cose ecc.
E quindi dopo qualche giorno ho preso un altro autobus: sono partito da Keimoes alle 7.30 di sera e alle 6.30 del mattino ero a Citta’ del Capo (Cape Town)..che senza dubbio e’ la CITTA’ PIU’ BELLA che ho mai visto in tutta la mia vita..Ho tante avventure da raccontarvi, tipo quando sono rimasto sulla quella enorme montagna al centro della citta’ da solo, ed era quasi buio e la funicolare per scendere era chiusa, e ho chiamato il numero di emergenza ma poi ho finito i soldi nel cellulare, prima di riuscire a fare loro capire dove ero..Vi dico, in genere mandano un elicottero perche’ non e’ la prima volta che qualcuno ci lascia le penne.(e’ molto pericoloso e scivoloso..) ma io coraggiosamente ho iniziato a correre giu’ per la montagna piu’ velocemente che potevo, e ho pregato in 4 lingue e invocato tutti i santi, e alla fine sono arrivato giu’ sano e salvo..
Beh, a Cape Town ci sono tantissime cose da vedere, e’ la citta’ piu’ antica del Sudafrica, e ci sono musei, cattedrali e palazzi in stile neocoloniale..ho anche visto il parlamento sudafricano e la famiglia che mi ha ospitato ( gentilissimi e incredibilmente ospitali) mi ha portato a Cape Point e al Capo di Buona Speranza, che e’ il posto piu’ a Sud di tutto il continente africano..e’ stata un’emozione vedere il luogo in cui si incontrano i due oceani, quello Indiano e quello Atlantico…perche’ ho pensato che sono davvero entrambi enormi, ma in quel punto preciso si incontrano…vi portero’ la foto,ne ho fatte piu’ di cento a Cape Town.. E poi la’ sono stato nel centro commerciale piu’ grande dell’Africa e vi assicuro che un centro cosi’ grande e soprattutto curato nei minimi particolari, non lo ho mai visto..e’ molto piu’ grande anche del Grand’Emilia, a Modena e un giorno non basta per visitarlo tutto e la famiglia mi ha portato anche al casino’, dove ho giocato alle slot mashines e alla roulette, e ovviamente ho perso tutto…40 rand + 25 rand, circa 8 euro, niente di tragico..pero’ e’ stata un’esperienza.
Citta’ del Capo e’ stupenda, come vi ho detto, ma sono molto piu’ contento di essere qui a Vryheid a fare volontariato, perche’ almeno mi sento in Africa…Cape Town e’ cosi’ tanto europea (anche il clima e’
mediterraneo), che non sembra neanche di essere nel continente africano, e’ difficile da spiegare, ma l’atmosfera non e’ per niente Africana….
E dimenticavo…sono stato anche a Robben Island, con il traghetto e ho visto la prigione e in particolare le 2 celle in cui Nelson Mandela, insieme a tanti altri prigionieri politici erano stati rinchiusi per diversi anni (Mandela per 27!!!!!). e quell’isola e’ particolarmente importante perche’ e’ la che si sono sviluppate le idee per la creazione della costituzione del Sud Africa, e dove si sono discussi per tanti anni i principi di uguaglianza, giustizia e democrazia su cui si basa questo paese oggi.
Al momento dei saluti, durante il discorso della guida turistica dell’isola, che e’ un ex prigioniaro dell’isola per 5 anni, pochi sono riusciti a trattenere le lacrime.. Ci ha salutati dicendo “ Questo posto e’ stato per anni un luogo di oppressione, odio e razzismo, ma oggi costituisce la testimonianza che anche i traguardi apparentemente impossibili possono essere raggiunti. Il nuovo Sud Africa e’ un esempio di ottimismo per tutti, portate questo messaggio di speranza nei vostri paesi e dite loro che noi sudafricani vogliamo dimenticare il passato e vogliamo ricominciare da capo un nuovo capitolo della nostra storia, dove non esisteranno senza distinzioni di razza, religione o credenze politiche.. Auguro tanta pace a voi e alle vostre famiglie”.
Robben Island e’ oggi considerate patrimonio mondiale dell’Umanita’.
Il viaggio da Citta’ del Capo a Johannesburg ho deciso di farlo in aereo perche’ sono solo 2 ore, circa, invece delle 20 ore in autobus…Adesso sono tornato ad Inkamana da 2 settimane, il pomeriggio sono sempre con i ragazzi..Ho insegnato loro tanti giochi nuovi, con le carte e giochi
all’aperto, come palla bollata, la scossa e oggi abbiamo anche giocato a tennis con le ragazze, visto che il campo da tennis e’ dal loro ostello. Se sto qui ancora per un po’, quando fa piu’ caldo riusciro’ anche a nuotare nella piscine che hanno qui..
Al mattino mi occupo di quelle attivita’all’aria aperta, per cui ho scoperto una vocazione particolare proprio qui in sud Africa..cioe’ lavorare nell’orto, tagliare le piante ecc. L’altro giorno io, e alcuni lavoratori siamo andati ad innaffiare tutte le piante presenti nella proprieta’ con un trattore e una grande cisterna Beh , il lavoro nei campi e’ rilassantissimo e da’ grandi soddisfazione, e poi e’ divertente, anche perche’ lavoro con un ragazzo che si chiama Felix e con cui sono diventato molto amico..Ovviamente appena torno in Italia voglio aprire un agriturismo ( preferibilmente in Toscana o Sicilia)..
In questa settimana sono stato molto occupato a scuola visto che alcuni
insegnati stanno seguendo un corso di aggiornamento in un paese qui vicino e la preside mi ha chiesto di sostituirli..in genere i ragazzi fanno dei compiti in classe e delle esercitazioni mentre sono li’ con loro..ma la preside ha detto che vuole farmi fare qualche lezione di letteratura inglese (!!!!) ovviamente ai piu’ piccoli..vediamo come andra’..comunque sto scoprendo che essere a contatto con i ragazzi e’ bello, ma anche faticoso, pero’ devo dire che preferisco stare con i piu’ piccoli, che sono piu’ genuini e spontanei, anche se a dire il vero tutti I ragazzi e le ragazze sono particolarmente “alla buona” e si comportano bene. La cosa che ho notato con piacere e’ che questi ragazzi hanno davvero dei valori, come l’amicizia, il condividere quello che possiedono.. sono davvero sinceri e hanno sempre il sorriso sulle labbra.. Qui non vieni giudicato per i vestiti che indossi o per la macchina che hai..(Se penso alla gente che frequenta di solito Parma centro, in via Cavour, e al loro modo di porsi e di apparire mi viene voglia di stare qui per sempre!!). Non so se quando tornero’ in Italia
riusciro’ a riabituarmi al consumismo e alla sindrome di “compra compra e spendi” che abbiamo nei “paesi ricchi”..Qui sto davvero imparando che i soldi sono un mezzo, e non un fine, e che di sicuro non fanno la felicita’. Devo dire che da quando sono qui in Africa, sono piu’ le cose che ho ricevuto di quelle che ho dato.. Abbiamo tanto da imparare dalla cultura africana.
Che altro dirvi…l’8 agosto vado in un altra comunita’, vicina a qui ma molto piu’ sperduta e in una fattoria, e mi e’ stato detto che la’ hanno una scuola, ma e’ piu’ difficile trovare gente che parla inglese
fluentemente..Va beh, dai, sara’ un’occasione per perfezionare il mio zulu..Qualche giorno fa mi e’ arrivato il materiale dall’Inghilterra per un corso di scrittura creative e di giornalismo “free lance”, al quale mi sono iscritto via internet. Un frate qui sta facendo lo stesso corso e mi e’ sembrato soddisfatto della scelta. Praticamente devo svolgere delle esercitazione di scrittura, scrivere articoli, descrizioni, brevi saggi o racconti di fantasia in inglese. Li spedisco a loro, che li correggono e mi danno dei suggerimenti su come migliorare lo stile o i contenuti. Quando gli articoli sono particolarmente buoni i tutors che ti seguono ti mettono in contatto con alcune riviste, giornali ecc., a cui puoi inviare l’articolo e se a loro va bene, lo possono pubblicare e ti pagano. Ovviamente non aspiro a tanto, spero pero’ sia un’occasione per migliorare il mio inglese.Adesso vi saluto, vi scrivero’ ancora, pero’..Un abbraccio.
Twasana, 1 settembre 2005,
Immagino avrete notato che non vi scrivo piu’ da Inkamana, ma adesso mi trovo a Twasana, che e’ un’altra comunita’ che si trova a circa 80 km da dove mi trovavo prima..sono qui da quasi 4 settimane, nonostante sarei dovuto stare solo una. Solo che dopo la prima settimana, le suore qui hanno apprezzato molto il fatto che insegno loro ad usare il computer, e soprattutto le “novices”(le suorine appena entrate nel convento, tutte dai 19 ai 24 anni) sembrano molto smaniose e intenzionate a saperne di piu’ in fatto di informatica, quindi mi e’ stato chiesto di trattenermi piu’ a lungo qui. Quindi la madre superiora di questo convento, Mother Theodora ( che e’ una delle persone piu’ toste e forti di carattere che io conosca, una vera businesswoman…) e’ andata a Inkamana e ha detto loro che avevano bisogno di me qui, e che in realta’ lei aveva la precedenza..E’ infatti il primo contatto che ho avuto per venire in sudafrica, visto che la avevo conosciuta ad Assisi, l’anno scorso in settembre.. Il posto e’ davvero IN AFRICA, ancora piu’ che ad Inkamana. Qui c’e’ un convento( con una ventina di suore), una scuola superiore, e una elementare, una chiesa, qualche orto e fattorie tutt’intorno e un negozio che vende pressapoco tutte le cose di prima necessita’, ma che si trova a circa 4 km da qui!!!-E il paese piu’vicino e’ Vryheid (80 km!!). Pero’ e’ tanto bello qui! Pensate che gli unici bianche siamo io, don Karl e i gestori del negozio a 4 km che sono tedeschi, come don Karl! E qui essere bianco equivale ad essere una superstar..Qui se vuoi socializzare ( e sei bianco), basta che vai in strada e inizia a camminare, e vieni fermato da quasi tutti che ti chiedono (in zulu), da dove vieni, perche’ sei qui ecc. Solo i ragazzi dei grade 10, 11 e 12 (3, 4 e 5 superiore) sono in grado di sostenere un discorso in inglese, mentre tra I piu’ piccoli, solo qualcuno riesce..Quelli delle elementari sono fortissimi, perche’ sanno solo “how are you?” e “my name is..” e ogni volta che mi vedono passare e sono fuori dalle aule perche’ hanno la pausa pranzo, o la ricreazione, corrono verso di me e urlano “how are you?how are you?”tutti insieme.. A volte sono piu’ di 20 e gridano “how are you? Tutti in coro, e la scena e’ davvero buffa...Adesso, non vorrei sembrare monotono, e ripetere sempre le stesse cose, ma alla fine penso che tante parole non rendano comunque l’idea..Io sono davvero innamorato della gente qui…Semplice, ma contenta..Non so quante fotografie ha scattato a tutti i bambini, ragazzini e ragazzi della scuola qui. Ogni volta che cammino con la macchina fotografica in mano, vengo bloccato e mi chiedono “shoota” che vuol dire che vogliono una foto. E vi dico…la felicita’ che traspare dai loro occhi e dai salti che fanno, e dalle grida di contentezza, appena vedono la loro imagine riflessa nello schermo della macchina digitale…Io sono davvero innamorato di questa gente, perche’ SI DIVERTE ED E’ FELICE E SPENSIERATA CON COSI’ POCO… A volte penso che li ammiro davvero, dovremmo davvero prendere esempio dalla loro semplicita’.
Oggi e’ il 3 settembre..Queste lunghe e interminabili email che vi scrivo non vengono realizzate tutte d’ un fiato, ma le scrivo in diversi giorni, quando sono ispirato a scrivere e ho qualcosa di interessante da dire..Pensavo ieri he cose a cui mi sto abituando qui, in realta’ possono sembrare ( e in effetti sono!) molto strane per noi..Quindi provo ad elencarvele…
1) qui quando vai in paese a Vryheid, ( il cui centro e’ paragonabile a quello di Collecchio, non di piu’), e parcheggi la macchina nel BEL MEZZO DEL PAESE, IN PIENO GIORNO, ci sono sempre dei ragazzi con una divisa arancione, che controllano che la tua macchina non venga rubata, e puntalmente appena torni dalle tue commissioni, devi lasciare loro 1 o 2 rand (e ringraziarli) per avere ritrovato la tua macchina ancora li’, con tutte e 4 le ruote…-Per piacere, ditemi che in Italia non siamo arrivati a questo punto, durante questi mesi in cui non sono li’..
2) Ieri mi hanno guardato tutti con aria sospetta quando ho dimostrato grande entusiasmo nel sapere che dietro casa, qui a Twasana, ci sono alberi di mango, banane e avocado… Per loro e’ normale, ma a me sa tanto di esotico!!(Ho fatto tante foto..)
3) In questo paese ci sono ben 11 lingue ufficiali..(Inglese, Afrikaans, Zulu, Sothu, Xhosa….
Mi e’ stato difficile far capire loro che in Italia parliamo solo una lingua, l’Italiano, e molti di loro non riescono nemmeno ad immaginare cosa voglia dire parlare solo una lingua in una paese (me l’hanno detto espressamente..). Questo plurilinguismo comporta diverse situazioni: ad esempio nell’aula insegnanti ad Inkamana, durante la ricreazione, spesso mi invitano a prendere il caffe’, e 2 insegnanti parlano inglese, 2 zulu e 6 Afrikaans, compresa la preside..Immaginate il mal di testa che mi viene nel sentirli..Pero’ sono straordinariamente bilingui, e appena cambiano interlocutore, automaticamente cambiano la lingua.
E QUESTA E’ DAVVERO UNA DELLE COSE CHE AMO DI PIU’ IN QUESTO PAESE, CHE CHIAMANO RAINBOW COUNTRY…CI SONO TANTI COLORI, LINGUE E CULTURE CHE
CONVIVONO, OGGI ABBASTANZA ARMONIOSAMENTE, E LA COSA E’ DAVVERO BELLA…)
Altra conseguenza del fatto che ci sono tante lingue e’ che tutti i telefilm che producono qui sono di base in inglese, ma molto spesso i dialoghi sono in 2, 3, 4 lingue diverse, con i sottotitoli..Ma la cosa esilerante e’ che la stessa persona che parla per 3 minuti, dice due frasi in inglese, e due nella sua lingua, ecc. ..( a volte provo a immaginare se la cosa
funzionerebbe con Carabinieri o Il Maresciallo Rocca..)
4) Altra cosa a cui mi sono abituato, ma che sono sicuro troverete strana: sapete che sia qui nel convento, che nel monastero a Inkamana, ci sono 4 (e dico 4), guardie di sicurezza con tanto di rivoltella, per proteggere la proprieta’! Due sorvegliano di giorno e due di notte..E qui, a Twasana,
visto che e’ molto isolato, alle 5 di sera (RIPETO:5!!!) chiudono i
cancelli, e e non puoi uscire, e quando voglio andare nell’ostello dai
ragazzi, devo farmi aprire il primo cancello dalla security guard del
convento, attraversare la strada, e contattare l’altra security guard dell’ostello, e farmi aprire li’..(E non puoi scavalcare perche’ c’e’ il filo spinato..)
Ps. Se pensate che sia esagerato proteggere cosi’ tanto, vi dico che la
settimana scorsa alcune suore in un convento a circa 200 km da qui sono
state rapinate, e picchiate( e non avevano alcuna security guard, ma solo un cane da guardia che apparentemente era molto affettuoso con gli estranei..) e 3 settmane fa un frate e’ stato ucciso a Durban, sempre perche’ volevano derubarlo.. E poi in paese,. A Vryheid ci sono le guardie davanti ai bancomat delle banche…(Quindi rileggendo quello che ho scritto all’inizio dell’email, preferisco puntualizzare: Amo certa gente qui, ovviamente i
banditi e gli assassini non fanno parte della categoria).
5) (Questa che segue e’ molto interessante dal punto di vista culturale, e si ricollega alla questione della famiglia allargata..) Nella cultura zulu, la sorella di tua mamma e’ tua mamma, e il fratello di tuo padre e’ tuo
padre..Quindi qui la gente chiama mamma e papa’, anche 10 persone diverse ( a seconda di quanti zii ha).In piu’, tuo cugino e’ tuo fratello.So che la cosa e’ un po’ complicata da capire per noi, pero’ per loro funziona cosi’..
Mi e’ stata spiegata tutta la questione dopo circa un mese che ero qui,
pero’ gia’ da prima me ne ero accorto, perche’ ad esempio quando chiedevo a Inkamana a qualche ragazzo, quanti fratelli ha, beh, non ricevevo mai una risposta sicura e precisa..Ci pensano un po’ su, iniziano a contare con le dita della mano “Uno, due, tre..”, e poi ti dicono il numero (spesso tra il 5 e il 10!!!), ma spesso specificano che il padre e’ diverso, o la madre e’ diversa..Purtroppo ancora oggi, qui la monogamia e’ talvolta un lusso, e non c’e’ da stupirsi se la percentuale di persone affette da HIV,AIDS tocca
punte del 35%, qui in Kwa-zulu Natal, la provincia dove sono io…Mentre da un recente sondaggio e’ emerso che in Swaziland, uno staterello vicino a qui, ma indipendente dal Sudafrica, la percentuale delle donne affette da HIV al momento della gravidanza, in sala parto, e’ del 55%!!!!!Spaventoso..(Tra parentesi, l’ONU ha stabilito che i decessi causati dall’AIDS, al momento, possono considerarsi la piu’ grande catastrofe umanitaria mai avvenuta in Africa, e che entro il 2010, 25 milioni di bambini in tutta l’Africa saranno orfani).Anche la demografia sta cambiano radicalmente, qui in Sudafrica, tanto che l’andamento della popolazione di domani sara’ sempre piu’ a “forma di clessidra”, nel senso che ci saranno tanti bambini e anziani, cioe’
quelli “non attivi sessualmente”, mentre la popolazione tra i 20 e i 40 anni sta visibilmente diminuendo..L’aids e’ uno dei problemi piu’ discussi e
sentiti, qui come in tutto il continente..La gente istruita ne parla in tutti i giornali,alla televisione ecc, mentre tra la maggior parte della gente piu’ povera e ignorante l’argomento e’ ancora un tabu’.
5) Torniamo alle differenze! Qui sono davvero molto superstiziosi..Avrei alcuni aneddoti, anche molto divertenti, ma ve li racconto quando
torno..Sarebbero troppo lunghi da spiegare qui..Comunque qui senti cose che ricordano molto le pozioni magiche di Wanna Marchi, ma la cosa triste e’ che molti (anche nel convento e nel monastero!) ci credono..Diciamo che e’ parte della cultura, ma a noi occidentali possono sembrare situazioni davvero
buffe!
Oggi e’ l’8 e in questi giorni sono stato super impegnato, anche perche’ adesso faccio parte della redazione del giornale della scuola, qui a Twasana (solo per la produzione di questo numero!) e ci stiamo lavorando su, davvero tanto. In piu’ abbiamo prodotto con “Publisher” e “word”, ben 3 depliant, che pubblicizzano la scuola e il convento ( per stimolare e diffendere le vocazioni nelle zona) e un libriccino con la storia della comunita’, la regola di San Benedetto ecc. che la Madre Superiora ha portato con se’ in Polonia, visto che al momento c’e’ un incontro delle suore dell’ordine
bendettino, la’!In piu’ questa mattina sono stato all’asilo, qui a giocare, ballare e
cantare con i bambini (di 4, 5 anni) e a insegnare loro un po’ di inglese!
SONO BELLISSIMI!domani, prima di tornare a Inkamana, spero di tornare la’ a fare un po’ di foto!! Domani torno a Inkamana perche’ Sabato c’e’ la festa di fine anno con i ragazzi dell’ultimo anno. (in realta’ la scuola chiude a novembre, non so perche’ fanno la festa adesso..) Si chiama “formal” perche’ si vestono eleganti e ognuno deve scegliere un partner che lo accompagni. Ci saranno i genitori ecc. Spero sara’ una bella esperianza.
Per concludere, vorrei dire che la Chiesa Cattolica, grazie a tutti coloro che ne fanno parte e la supportano, ha costruito scuole, asili, case di
accoglienza, edifici per i poveri, ospedali, cliniche ecc. e paga rette scolastiche, da’ da mangiare alla gente.
Migliaia di religiosi e di fedeli lavorano quotidianamente per fare
funzionare questa enorme ed efficiente macchina che si chiama “missione”. In pochi secoli, grazie all’esempio e alla divulgazione del Vangelo, questi paesi sono diventati sempre piu’ cristianizzati. E, forse grazie al fatto che con la poverta’ economica si apprezzano di piu’ altri valori, che crede in Gesu’ Cristo ,qui, non se ne vergogna affatto. Anzi, in questi posti la gente canta e balla in chiesa e per la strada, e nelle scuole che ho avuto la fortuna di frequentare, molti ragazzi portano una corona del rosario al collo e parlano di Dio con la stessa naturalezza con la quale noi talvolta parliamo degli attori alla televisione o delle popstar, per non parlare dei politici..( A proposito, Berlusconi e’ gia’ in prigione, o e’ ancora fuori?)
E la gente ha piu’ tempo per sorridere.
Questo e’ quello che ho imparato in Africa, questo e’ il volontariato che loro hanno fatto a me…L’opera della Chiesa Cattolica qui in Africa, come in Asia o America Latina, costituisce davvero un enorme pilastro e porta un sostegno e un aiuto inimmaginabile.
Consiglio a tutti quelli che “sparano” gratuitamente critiche e cinismo sulla Chiesa, di passare qualche mesetto qui, per farsi un’idea di quello che succede nel mondo.
Un abbraccio forte a tutti,
Nick
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